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C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA
Genere | | DRAMMATICO POLIZIESCO | Anno | | 1984 | Titolo Originale | | "ONCE UPON A TIME IN AMERICA" | Durata | | 227m | Paese | | ITALIA USA | Ispirato a | | ROMANZO "THE HOODS" ("MANO ARMATA") DI HARRY GREY | | Regia | | SERGIO LEONE | Attori | | |
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Trama C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA | Il quartiere ebraico della New York anni '20 costituisce il campo delle gesta di una piccola banda di ragazzini. Li capeggiano Max e Noodles, la strada è il loro regno per scippi, furterelli, ricatti al poliziotto di zona e così via. Ma i ragazzi crescono, è l'epoca del proibizionismo e alla cassa comune, che essi hanno in perfetto e leale accordo istituita, affluiscono i proventi delle loro astute esercitazioni e dei loro marchingegni, in un momento in cui tutti sembrano arrangiarsi. Noodles è, tuttavia, da sempre innamorato di Deborah, una graziosa adolescente ebrea, il cui padre gestisce un bar, seria e tenace nel suo intento di studiare e di danzare, per diventare una autentica "star". La banda fa un salto di qualità, per tipo di intervento e di rischio, quando un tizio malavitoso la incarica, su commissione di un "boss" di un'altra città, di assaltare e rapinare un laboratorio di diamanti. Il colpo riesce. Noodles violenta sul posto una impiegata (Carol, piu' tardi amante di Max) ma, al momento della consegna dei preziosi, uno del gruppo fa fuori tutti i committenti. A questo punto cominciano le perplessità e le resistenze di Noodles, mentre Max si fa sempre più cinico e spietato. Il proibizionismo finisce, ma gli affari della banda continuano con successo e con clientela sempre più larga (il vecchio bar del padre di Deborah è stato rilevato, adibito a ciò e trasformato in locale di lusso): il gruppo si trova sempre più coinvolto in affari loschi (tra gli altri l'appoggio, voluto da un partito, ad una delle parti di una grossa vicenda sindacale con conseguenti vincoli e sparatorie) in una "escalation" di cui Noodles avverte tutti i rischi. Max ha meditato a lungo su di un suo antico progetto, che ora ritiene doversi attuare: l'attacco al furgone dei valori della Federal Reserve Bank, una impresa di eccezionale difficoltà. Noodles, sicuro com'è che essa si concluderà con un massacro, per salvare l'amico preavverte la polizia. Tre banditi resteranno sul terreno (ma Max si è fatto sostituire, come si apprenderà in seguito, e così un altro corpo sfigurato giacerà sotto la lapide della sontuosa tomba erettagli da Noodles). Quest'ultimo, che invano ha cercato di convincere Deborah (ormai una diva) della sincerità del proprio amore, al rifiuto di lei, che da sempre lo ha definito un candidato all'inettitudine, la violenta. Le loro strade divergono, qualche dolce ricordo dell'adolescenza sembra cancellato per sempre e Noodles è ormai solo. Spesso ricorre ai servigi di una fumeria d'oppio per tentare di dimenticare o sognare i vecchi tempi, l'amicizia e gli affetti. Un giorno egli riceve un inopinato e misterioso invito: è lo sconosciuto senatore Bailey, che lo prega di intervenire ad una festa nella propria lussuosa villa. Sempre diffidente, Noodles cerca Deborah e si reca nel camerino della donna. Trent'anni sono passati. Deborah lo implora di non andare dal senatore, il quale altri non è che Max, di cui lei è l'amante e che ha un figlio: Max, il vecchio amico, che è ormai un carrierista politico ma, al tempo stesso, un finanziere rovinato e sotto inchiesta. Noodles si presenta all'incontro: il suo distacco è totale (Max gli ha tolto veramente tutto, donna e denaro) ma allorché l'invecchiato e terrorizzato amico, che è davvero nei guai e teme di essere fatto fuori, gli pone davanti una rivoltella, affinché lo uccida dietro un forte compenso, Noodles rifiuta e se ne va. Per tornare, anche lui invecchiato e ormai deluso, nel quartiere della loro gaia infanzia, inseguendo ancora immagini e ricordi sbiaditi, ma favolosi. |
Commenti inseriti: 1 | Autore: herbert west | - 02.02.2008 | Se avessi tempo io questo film me lo guarderei quindici volte al giorno: gli attori sono superbi, la storia bellissima, la musica è di Morricone, il film commuove, appassiona, coinvolge. E' come se attraverso la lunghissima storia narrata anche lo spettatore vivesse tutta un' esistenza. Leone ha fatto tanti bei film, ha fatto dei grandi western, ma questo è il suo capolavoro assoluto.
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