Sabina lavora come commessa nel negozio di una antiquaria in una cittadina non troppo distante da Parigi, dove infatti si reca spesso per proseguire gli studi. E' l'amante di un'uomo sposato, ma questo rapporto, che si trascina stancamente, da un po' di tempo non la soddisfa più. Dentro di sé comincia a pensare con sempre maggiore insistenza ad un matrimonio regolare e duraturo; ci pensa con tanta forza e convinzione, che un giorno annuncia ad amici e conoscenti che ben presto si sposerà. A dire il vero, il marito non l'ha ancora trovato, ma il problema appare secondario, essendo ormai in lei fortemente matura l'idea di convolare a nozze. La scelta cade infine su un avvocato giovane, elegante, distinto, che Sabina conosce ad una festa in casa di un'amica, di cui questi è cugino. Per Sabina i conti stanno per tornare: si tratta di conoscere l'avvocato, si frequentano un po' e poi arriverà il sospirato matrimonio. Ma qualcosa, all'improvviso, non funziona: già, è proprio l'avvocato, il quale non vuole saperne, nè di matrimonio, nè di mettere su famiglia, nè tantomeno di Sabina. La ragazza lo cerca, gli telefona, lo insegue: non è possibile che lui rifiuti, lei aveva già stabilito tutto. Ma alla fine bisogna rassegnarsi, e magari, per nascondere la delusione, cercare di rinunciare al marito desiderato facendolo sentire in colpa. Dopodiché sul consueto treno che da Parigi la riporta a Le Mans, lo sguardo di Sabina incontra quello di un altro studente, pendolare come lei; forse il bel matrimonio è più vicino di quanto sembrasse... |