Con base in Roma, la C.I.A. sta per compiere un attentato politico in un Paese africano. L'operazione è diretta dall'agente John Dhannay che, già in pericolo per precedenti imprese sbagliate, ora si trova all'improvviso di fronte a un ostacolo in apparenza insormontabile: l'amico e addetto all'ambasciata americana Harry Lander, oltre ad avere preso contatti con un emissario del Paese in questione (evidentemente per svelargli i piani della C.I.A.);
INSERT INTO `zam_film_tit` VALUES da una terrazza dell'Hilton ha ucciso due persone poi si è barricato in un appartamento con due ostaggi, l'attorucolo americano Jack Perry e l'adultera dama italiana De Mauro. Dhannay cerca di collaborare con il commissario Moreno della Mobile romana; non riesce a impedire che, dietro richiesta del sequestratore, vada a mettersi nelle sue mani anche l'ambasciatore statunitense Carson; scopre che il pazzo omicida non è Harry, al mare con l'amante Maria Soli, bensì un reduce dalla Tailandia con i nervi a pezzi, certo Donald Grason. Con abile e cinica mossa, Dhannay inserisce nella fuga finale il traditore Lander cosicchè sia lui che Perry rimangono morti sul terrazzo dell'Hilton. Moreno, che è l'unico ad avere compreso lo svolgersi dei fatti, tace lasciando che gli U.S.A. discutano su questa sorta di regolamento di conti tra loro cittadini. |