In occasione del funerale del sindaco di un paesino di provincia, morto improvvisamente in tempo di elezioni, giunge una ragazza, parente del defunto che in città ha fatto carriera come attrice di fumetti. La ragazza ha così modo di osservare l'ipocrita atteggiamento di tutti i parenti e conoscenti che, preoccupati solo di mostrare atteggiamenti esteriori di cordoglio, in sostanza tendono a sfruttare la luttuosa circostanza per i propri interessi. Il fratello del defunto infatti, candidato al posto di sindaco, fa rinviare il funerale al sabato, quando sono ormai vietati comizi, per trasformare l'elogio funebre, effettivamente, in adunanza elettorale. La reazione degli avversari, a loro volta presenti per calcolo, trasforma la cerimonia in una rissa al termine della quale tutti si allontanano bisticciando. Alla tumulazione assistono soltanto un ladro riconoscente all'ex sindaco per essere stato da lui difeso, e la ragazza, la quale nel frattempo ha avuto modo di scoprire che l'ex sindaco era stato la causa dei suoi oscuri ed illegittimi natali. |