Un giovanotto siciliano, Michele Cannaritta, fornito di un abnorme apparato genitale, per salvarsi dalle conseguenze di una serie di violenze carnali, si trasferisce a Bergamo, dove un concittadino, il barbiere Tannuzzo Fichera, lo fa assumere come cameriere in casa di un industriale "voyeur", l'ingegner Achille Lampugnani, e di sua moglie Cocò. Sparsasi fulmineamente la notizia che egli è un uomo sessualmente superdotato, Michele diventa l'ambita preda della padrona di casa, delle sue amiche e delle stesse cameriere. Tanta disponibilità, però, finisce con l'irritare Cocò, che, non potendo avere il giovanotto tutto per sé, allorché apprende da un'amica che egli ha usato violenza a Concettina, la sedicenne figlia di Tannuzzo, lo licenzia. Dopo una breve parentesi al servizio di una ricca donna d'affari, che poi lo scaccia per la stessa ragione di Cocò, Michele passa a soddisfare le voglie di una marchesa, Agnese, che una sera gli muore fra le braccia. Perduta la testa, egli si affanna per far sparire il cadavere, ma viene sorpreso da Tannuzzo (che s'era appostato con due sicari per vendicare il perduto onore) il quale, convinto che Michele abbia commesso un delitto, è deciso a denunciarlo. Riassunto la sera stessa in casa di Achille, che interviene in suo favore, tacitando Tannuzzo a suon di milioni, ne viene poi di nuovo e per sempre scacciato, poiché la tragica fine di Agnese lo ha reso impotente. A evitargli di tornare in Sicilia, però, pensa lo stesso Tannuzzo, che oltre a offrirgli un posto nel suo negozio, gli concede la mano della figlia (nozze riparatrici dell'"onore offeso"). |