In otto episodi un uomo ripercorre nei propri sogni, travisandoli, i momenti più salienti della sua vita. PRIMO EPISODIO: Sole attraverso la pioggia. Per un antica leggenda giapponese, non si deve guardare in quei rari momenti in cui la pioggia appare frammista al sole: è allora che due volpi vanno a nozze. Malgrado l'avvertimento materno, un bimbo curioso, tra gli alberi del bosco, spia un bizzarro corteo di volpi in ricchi costumi da cerimonia. Poi a casa troverà che qualcuno gli ha portato un minaccioso pugnale. Per ordine della madre, lui dovrà andare per boschi e prati a riconsegnarlo in una tana che esiste "là dove sorge l'arcobaleno". Per scusarsi ed essere perdonato, pena la morte. SECONDO EPISODIO: Il pescheto. Ancora il bambino che, servendo il thè a quattro sorelline, è convinto che in casa vi sia con loro come ospite una graziosa fanciulla. Deriso da quelle, egli la scopre e insegue nel bosco e poi la perde. Ora è davanti ad un pescheto, ma gli alberi sono stati tutti scioccamente tagliati dagli uomini. Creature bambola in antichi vestiti hina dicono che la festa delle bambole mai più potrà aver luogo per quel massacro di alberi, ma l'imperatore, persuaso dal dolore e dal pianto infantile, concede di far rivivere per pochi istanti il meraviglioso pescheto di un tempo, in un turbinio di petali rosa. La misteriosa fanciulla riappare ad un tratto: ora sul fianco della collina c'è solo lei, trasformata in pesco. TERZO EPISODIO: La tormenta. Una bufera spaventosa ha colto fra le rocce e le nevi di vette impervie quattro uomini. Tre cadono stremati dalla fatica, il più forte, che li comanda ed incita invano a continuare nel buio pur di ritrovare il campo, cade infine prostrato lui pure. Un canto lontano gli fa riaprire gli occhi: vicino a lui è una bellissima fanciulla tutta bianca, che lo ricopre e protegge amorosamente dal gelo. Egli balza in piedi, ma il mantello di lei ondeggia e sparisce in un vortice di vento. L'uomo desta i compagni ed un improvviso squarcio nella nebbia mostra la tenda e la sua luce rassicurante a pochi metri di distanza. QUARTO EPISODIO: Il tunnel. Un ufficiale, unico superstite, tornando a casa dalla guerra, deve attraversare un tunnel. Un cane-lupo sbuca fuori e gli ringhia addosso. Giunto dall'altra parte, ode un suono di passi ed ecco comparirgli davanti uno dei soldati del suo plotone, armato, affardellato e con il volto da morto, convinto però di essere ancora vivo e diretto a casa dai genitori. Pietosamente l'ufficiale lo persuade della triste verità (lui lo ha visto morire sul campo) e lo esorta a rientrare nel buio del tunnel. Si ode sempre più distinto lo strepito di decine di piedi e dallo stesso buio arriva inquadrato l'intero plotone. Tutti si mettono sull'attenti, impeccabili e con volti di gesso, ancora ai suoi ordini. L'ufficiale, sconvolto e umiliato, davanti a tutti confessa il rimorso e l'angoscia di essere lui solo rimasto vivo e fatto prigioniero. Scongiurando tutti di tornare per sempre al loro riposo, ordina il dietro-front, il plotone esegue e viene ingoiato per sempre dalla gola nera della galleria. Il cane riemerge dal tunnel, ringhiando più forte e avventandosi contro l'ufficiale. QUINTO EPISODIO: Corvi. Affascinato dagli straordinari quadri di Vincent Van Gogh, un pittore dilettante immagina di andare ad intervistare l'artista che sta dipingendo in pieno sole. Nella parte finale del suo viaggio, egli praticamente "passeggia" fra i fiori, le case ed i campi eternati dalle tele di lui. Rimasto solo dopo il breve incontro, il giovane si trova davanti ad un grande campo di grano, giallo come l'oro. All'improvviso il cielo è solcato da centinaia di corvi nerissimi, che stridono come impazziti. SESTO EPISODIO: Fujiama in rosso. Una centrale nucleare è saltata e perfino il monte Fuji sembra liquefarsi nell'apocalisse. La folla terrorizzata fugge dovunque. Su di un estremo lembo di terra a picco sul mare un "uomo", la moglie e due teneri bambini sono riusciti a scampare alla marea di lava ardente che, mescolata a residuati chimici, avanza implacabile. La donna, semi-impazzita e furente, grida la sua maledizione contro quelle centrali. Un individuo scampato finora anche lui, confessa che fu tra coloro che le vollero a tutti i costi. Poi si butta nel vuoto. Per gli altri non vi è speranza, anche se l' "uomo" mulina disperatamente le braccia, a diradare la nebbia rossastra che avanza tutto contaminando e distruggendo per la radioattività. SETTIMO EPISODIO: Il dèmone che piange. Sopravvissuto all'esplosione nucleare un viandante incontra, in una landa ventosa, nerastra e pietrificata, un dèmone che era stato un uomo ambizioso e ricco. Tra fiori giallastri, che la radioattività ha fatto crescere mostruosi - poichè tutto venne snaturato quando non assolutamente spento (tranne una incongrua rosa ora in boccio) il vecchio dèmone mostra al viaggiatore una vallata in cui vivono, nutrendosi gli uni degli altri, un centinaio di esseri tramutati in dèmoni bi e tricornuti, le cui appendici sono dolorose come cancri. Da qui le strida e il pianto. Il viandante, inorridito, fugge da quel residuo girone infernale. OTTAVO EPISODIO: Il villaggio dei mulini. In un idilliaco villaggio dai molti mulini, la vita scorre tranquilla come il fiumicello e del tutto serena. La Natura vi è rispettata e amata, come racconta un ultracentenario intento al suo lavoro. Si sente di lontano un'allegra marcia, scandita da fiati ed ottoni, che accompagna un canto: è tutto il paese che porta alla sepoltura una vecchia di 99 anni, il primo amore del vegliardo. Lui le va incontro con un mazzolino, poi si mette sorridendo alla testa del corteo funebre, mentre i bambini lanciano fiori. |