Due uomini di colore - Jocelyn venuto in Francia dalle Antille e Dah - vivono a Parigi importando di nascosto galli da combattimento. Pierre Ardennes, proprietario di un ristorante parigino, ha messo su nel retro un ambiente frequentato da accaniti scommettitori clandestini. Jocelyn e Dah sono a percentuale, mentre la bionda Toni (moglie di Pierre) con il figlio Michel si occupano del bar. Frattanto accadono due eventi: Jocelyn, che è l'addestratore dei galli, tipo introverso e di rarissime parole, si innamora della donna; il gestore impone ad un dato momento l'applicazione agli speroni dei combattenti di affilate lamette di acciaio, allo scopo di far aumentare le puntate sui combattenti. Ma Jocelyn si ribella, considerando forse ciò una deformazione cruenta del combattimento, che per lui fa parte di antichissimi rituali. In più è geloso di Michel e della ambiguità dei suoi rapporti con Toni (la quale, fra parentesi, se lui lo volesse, sarebbe prontissima a fuggire insieme nelle Antille). Nell'ultimo combattimento, Jocelyn mette sul ring, anzichè il gallo prediletto ormai sfinito (si chiama "'Al diavolo la morte") una bianca e combattiva gallina cui ha dato il nome di Toni. Ma, votato com'è ad un amore impossibile con la bionda e ad una autentica volontà di autodistruzione, in uno scontro violento con Michel viene accoltellato da questi. Il fedele amico Dah, inviando al vecchio padre la salma e il denaro guadagnato da Jocelyn in Francia, torna anche lui nel paese natìo. |