1974. Il capitano Walton, in rotta per il Polo Nord, incontra sulla banchisa un uomo allo stremo: è Victor Frankenstein, scienziato svizzero, che gli narra come abbia trascorso un'infanzia felice a Ginevra, interrotta dalla perdita della madre, morta nel dare alla luce il fratellino William. Innamorato della sua sorella adottiva Elizabeth, che lo ricambia, Victor si reca a Ingolstadt alla facoltà di medicina dove fa amicizia col collega Henry Clerval e col vecchio docente Waldman, che tenta invano di dissuaderlo dall'obiettivo che lui stesso ha già sfiorato: la creazione di un essere vivente. L'assassinio di Waldman ad opera di un contadino fa sì che Frankenstein costituisca la sua "creatura" col cervello del professore e parti di cadaveri tra cui quello del suo uccisore. Il mostro che ne scaturisce provoca orrore nello scienziato, che ripudia la sua "creatura" la quale braccata dalla folla fugge nella foresta, dove si nasconde presso una fattoria. Qui impara a parlare e leggere di nascosto. Ma viene scoperto e respinto, e grazie al diario di Victor, che ha sottratto, raggiunge Ginevra ed uccide il piccolo William. Del fatto viene incolpata Justine, la figlia della governante, che viene impiccata dalla folla. La "creatura" chiede ora a Victor una compagna, ma sceglie il cadavere di Justine come materiale, e Victor rifiuta, e tenta di sottrarsi al controllo della "creatura" sposando Elizabeth, che lo ha sempre amato devotamente. Ma la notte di nozze il mostro estirpa il cuore della donna. Victor allora la riporta in vita, ma la donna ridotta ad una larva, e contesa tra i due uomini, si dà fuoco. Lo scienziato dà allora la caccia al mostro seguendolo verso i ghiacci del Nord, dove incontra Walton. Victor spira, ed il mostro, sopraggiunto, lo piange, e si dà fuoco sulla sua pira funebre, mentre i ghiacci si rompono e la nave ritorna verso il sud. |