Il famigerato capobanda Pepè le Mokò, che ha il suo quartier generale nella Kasbah algerina, viene ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. La sua successione viene offerta ad un suo prossimo parente, Totò, suonatore ambulante napoletano. Totò sognava appunto di poter dirigere una banda musicale: l'offerta di dirigere una banda, ch'egli crede musicale, lo manda in visibilio. Giunto ad Algeri, vuol dirigere un concerto nel maggiore albergo, ma la banda, ch'egli dirige, è in realtà una banda di malvoventi e la polizia lo mette alle strette e lo costringe a fuggire. Durante un'incursione della polizia nella Kasbah, Totò, spaventato, si rovescia sulla testa una lozione miracolosa, che lo rende audace: egli diventa l'idolo della Kasbah, ma per piacere alla fanciulla amata, dovrà battersi all'ultimo sangue. Un'amante gelosa durante la notte gli taglia i capelli, togliendogli così tutto il coraggio; ma nel vedersi di fronte il vero Pepè le Mokò, che non è affatto morto, Totò si sente rizzare i capelli sul capo, e pieno di audacia, si lancia contro l'avversario e lo uccide. Intascata la ricca taglia, se ne ritorna a Napoli, dove potrà dirigere finalmente una vera banda musicale. |