Nel 1866 il brigantaggio infierisce nella regione della Sila: la repressione è affidata ad un corpo di bersaglieri. Una compagnia di questi, comandata dal tenente Giorgio, è ospitata una sera nel castello dei conti di Monserrato. Mentre si dispone al riposo, il tenete è invitato da una vecchia a passare qualche ora con una donna, a patto che egli non cerchi di vederla, né di apprenderne il nome. Il tenente accetta il patto e il giorno dopo parte coi suoi. Alcuni anni più tardi, l'ex tenente Giorgio, accetta un posto d'amministratore in Calabria, nella speranza di scoprire il segreto di quella misteriosa notte d'amore. Dopo pazienti indagini, Giorgio scopre che la protagonista della strana avventura è stata la contessa Elisa, moglie di Stefano di Monserrato, un povero invalido. Il misterioso convegno notturno era stato organizzato dallo zio di Stefano allo scopo di render possibile la tempestiva nascita di un erede, che assicurasse alla famiglia una cospicua eredità. Un parente, che vanta diritti sull'eredità, fa rapire la figlia d'Elisa, che ritiene figlia illegittima. Il conte Stefano, per sottrarsi alla vergogna, dà fuoco al castello e perisce tra le fiamme insieme allo zio. Dopo molte sofferenze, la contessa Elisa ritrova la figlia ed apprende che Giorgio, ch'ella ama, ne è il padre. Il matrimonio suggellerà il loro amore. |