Il cav. Omeri, ex attore del cinema muto, ha raccolto, sottraendole al macero, vecchie pellicole del suo tempo. Con la proiezione di tali pellicole, collegate mediante un montaggio d'occasione, il cav. Omeri allestisce degli spettacoli ricreativi negli istituti d'educazione. Un giorno egli viene invitato ad allestire uno di questi spettacoli in occasione di una serata mondana. Egli vi proietta quanto ha di meglio; ma gli atteggiamenti appassionati di una Borelli o di una Bertini provocano la sfrenata ilaritą dei molti giovani, che affollano il salotto. Tra gli spettatori c'č anche una signora anziana, gią celebre attrice del muto, ora moglie di un ricco produttore, la quale si č riconosciuta nella protagonista di uno dei film. Il contegno dei giovani l'ha profondamente offesa e il giorno seguente, suo figlio tenta di farsi cedere dal cav. Omeri tutti i brani di pellicola, che la riguardano. Non riuscendovi, il giovanotto si rivolge alla segretaria, che promette di consegnargli le pellicole; ma nel maneggiarle, ne provoca l'incendio, che ben presto si propaga a tutto il deposito. Il cav. Omeri viene accusato di detenzione abusiva di materiale infiammabile ed arrestato; ma l'intervento del ricco produttore varrą a farlo liberare. Non solo, ma egli otterrą dal suo protettore del lavoro e potrą raccogliere i mezzi per l'istituzione di un museo del cinema. |