Uno spaventapasseri, solitario in mezzo ad un prato, ha tutto il tempo di seguire le piccole vicende di due ragazzi che vivono in quella zona sotto i monti, e di appassionarvisi. Paolo, pastorello, suona il flauto e scorrazza su e giù lungo il pendio con la capretta pratolina; Marco invece, più robusto, fa il boscaiolo. I due s'incontrano un giorno, quando Pratolina scompare dalla baita e viene ritrovata ferita da Marco: i ragazzi sono subito amici e pensano insieme come potrebbero ottenere la guarigione della bestiola zoppicante. Ci sarebbe l'acqua di luna una montagna bianca, che fa, dicono, di questi miracoli; ma come trovarla? Dopo una preghiera a Sant'Antonio, che però sembra sconsigliare il tentativo, i due ragazzi partono alla ricerca dell'acqua miracolosa. Dopo una lunga salita per vie opposte, quando stanno per incontrarsi, accade che Marco precipita e muore. Paolo lo veglia finché lo vince il sonno: il mattino seguente un gruppo di valligiani lo trova abbracciato al corpo dell'amico. Le giornate di Paolo, rimasto solo, scorrono lente, gravate da profonda mestizia, finché il ragazzo si decide a ritentare la scalata. Una tormenta di neve lo mette in grave pericolo; ma interviene Marco che lo riporta sano e salvo presso lo spaventapasseri e poi scompare. Paolo che credeva di poter riprendere la sua vita con l'amico, si rassegna tuttavia, e gli offre la cosa più cara che abbia: il flauto. Questo viene portato in Paradiso, e in compenso Pratolina guarisce. Perfino lo spaventapasseri è felice. |