Venezia fine '43. L'ingegner Renato Braschi, esponente del Partito d'Azione, ha costituito un Gruppo di Partigiani che compie atti di sabotaggio contro gli occupanti tedeschi. Del gruppo fanno parte un professore, Boscovich, un impiegato, Varino, un ragazzo del popolo, Danilo. Li aiuta un giovane sacerdote, Padre Carlo. Braschi č un uomo inflessibile, deciso a condurre fino in fondo le sue azioni anche quando il Comitato di Liberazione Nazionale della cittą sarebbe incline alla prudenza e alla sospensione degli attentati. Ad un certo punto il Gruppo gli si sfalda tra le mani: Boscovich, preso da scrupoli morali, si sottrae alla prossima missione; Danilo, a cui hanno arrestato il padre, deve nascondersi; Varino, dopo aver ucciso una guardia repubblicana, viene arrestato e sottoposto a tortura. Gli stessi dirigenti del CLN debbono fuggire e, mentre alcuni di essi sono arrestati, gli altri trovano rifugio in una clinica, dove il dott. Ongaro li sistema provvisoriamente. Braschi, invitato a lasciare Venezia, dopo un rapido e mesto incontro con la moglie, appostato in un abbaino, uccide il capo dei torturatori; poi si appresta a mettere in salvo i capi del CLN su un motoscafo. Ma all'ultimo, avvertiti da un delatore, arrivano i fascisti. Braschi č falciato sulla soglia della clinica, gli altri sono catturati, solo Ongaro riesce a salvarsi. |